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Top10: serve equilibrio fuori dal campo

Ott 10, 2022

Bene, diciamolo subito: viste le premesse, questo campionato ci piace… per ora. Prima di analizzare la giornata due riflessioni. La prima riguarda la “diretta” di Rovigo-Lyons: su Raisport c’era un grande Filippo Ganna che, sulla pista svizzera, stava polverizzando il record dell’ora, quindi è più che chiaro che avesse la precedenza su qualsiasi altro avvenimento sportivo programmato in precedenza. Bastava avvertire prima che la partita di rugby sarebbe andata in differita: chi si occupa della comunicazione del nostro amato campionato avrebbe dovuto, a nostro avviso, farlo quantomeno con un post sui social. Speriamo sia stato solo un “incidente di percorso”, ma comunque chiediamo maggior rispetto per i tifosi del nostro sport. Il secondo appunto nasce invece dall’uso che viene fatto dei social network da parte di dirigenti e soprattutto allenatori che, in alcuni casi, sono soliti “protestare” facendo sentire la propria voce su quei canali, con post che ci sembrano sconvenienti nei modi se fatti da chiunque; a maggior ragione se fatti da chi ha responsabilità maggiori. Una preghiera: non vestitevi da tifosi, perché non è quello il vostro ruolo. Non ci nascondiamo: il riferimento è a Pippo Frati, tecnico capace e preparato. A lui consigliamo di non usare i social per ‘contestare’ una scelta arbitrale: non è opportuno.

Detto questo è opportuno passare al campo. Tra sabato e domenica, si è giocata la seconda giornata del Peroni TOP10, che ha riservato non poche sorprese, qualche conferma e che ha fatto suonare più di un campanello di allarme in squadre che ai nastri di partenza si erano presentate piene di buoni propositi e speranze e che, invece, all’esame del campo, per ora risultano ancora in cerca di un’identità ben definita.

Ma iniziamo con ordine. Sabato 8 ottobre si sono giocate tre partite: il secondo turno di campionato è iniziato sabato all’ora di pranzo, a Parma, dove il “Rugby day” (a proposito… ce ne fossero più spesso di iniziative così!) prevedeva dalle 12,30 un programma a dir poco succulento, con il match di campionato tra Colorno e Fiamme Oro e, a seguire, l’incontro di URC tra Zebre e i sudafricani Stormers. La “Corazzata-Casellato” fa il buono e il cattivo tempo circa un’ora, poi ai poliziotti suona la sveglia e arrivano fino a -3; ma alla fine sono gli emiliani ad avere la meglio e si portano a casa cinque preziosissimi punti (lasciandone però due ai cremisi) che gli permettono di prendere la testa della classifica.

Il secondo incontro del sabato, ha visto il debutto casalingo in TOP10 della matricola CUS Torino con il Viadana. Chi si aspettava di vedere gli universitari di nuovo soccombere sotto un numero imprecisato di mete, questa volta è rimasto deluso; certo, il risultato finale ha visto prevalere il Viadana, ma i torinesi, aiutati anche dal pubblico dell’“Albonico”, hanno venduto cara la pelle e alla fine la partita si è chiusa 11-28 per i lombardi. Anche qui cinque preziosi punti che consentono al “Viadana argentino” di godersi la vetta della classifica a quota 9 insieme al Colorno.

Il programma serale prevedeva la diretta su Raisport (su questo argomento vi rimandiamo alla fine dell’articolo) del match tra Femi-CZ Rovigo e Sitav Lyons Piacenza. I vicecampioni d’Italia riscattano la sconfitta esterna di Viadana, dando ai 1.000 del “Battaglini” un buon motivo per tornare a casa contenti e non rovinarsi il weekend. Match mai in discussione e Bersaglieri che vincono 34-12.

Domenica, invece, poco adatta ai deboli di cuore. Il programma prevedeva Mogliano vs Calvisano e Valorugby vs Petrarca, anche qui due match da leccarsi i baffi per gli appassionati che, di certo, non sono rimasti delusi.
Chi pensava ad un “Mogliano-Cenerentola” è rimasto particolarmente deluso, perché i ragazzi di Salvo Costanzo sono riusciti ad avere la meglio sui più blasonati della Bassa bresciana, in un match in bilico fino alla fine che, solo grazie ad una trasformazione non messa tra i pali da “Gullo” Palazzani, non si è risolto in un pareggio, ma ha visto i “fioi” portarsi a casa quattro punti sudati.

Stesso film, ma con finale diverso, al “Mirabello” di Reggio Emilia, dove il Valorugby riesce a raddrizzare sul filo di lana il match con i campioni d’Italia del Petrarca, segnando una meta allo scadere e riuscendo ad infilare i pali con la trasformazione. Finisce 22-22, due punti a testa e tutti a casa, con il Valorugby che non riesce a vincere, ma neanche a perdere, dato che centra il secondo pareggio in due giornate… probabilmente un record a livello di statistica.