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Seven, ipotesi Marina a Livorno

Lug 20, 2021

Niente Polizia, niente Guardia di Finanza, niente Esercito: per il Seven ora si pensa alla Marina. Considerato che in passato era stata sondata anche la Penitenziaria, restano i Carabinieri, l’Areonautica e i Vigili del Fuoco, poi le abbiamo girate tutte. La notizia è ufficiosa, ma ha solide fondamenta. Durante il Consiglio Federale di venerdì scorso, in assenza di certezze (anzi una certezza c’è ma ci arriveremo a breve), si è parlato almeno d’ipotesi. Ed è venuto fuori che c’è un discorso avviato, anche se in fase embrionale, con il gruppo sportivo della Marina. L’idea è di portare 20 atleti e 20 atlete a Livorno, presso l’Accademia navale. Questa l’ipotesi, ora passiamo alle certezze: Orazio Arancio non è più il manager della Nazionale 7s maschile. Questa l’unica decisione presa da CF in relazione al Seven. Per sostituirlo circolano tre nomi: il primo, con molta onestà, è fuori dai nostri radar e lo ignoriamo, il secondo è quello di Leonardo Ghiraldini, che però preferirebbe avere un ruolo in Fir più vicino ai suoi studi, l’ultimo è quello di Alessio Distinto che è divenuto di dominio pubblico la scorsa settimana. Proprio quest’ultimo è in pole position, ma non per meriti speciali rispetto agli altri, quanto per essere il promotore dell’interlocuzione con la Marina. Insomma: sarebbe un “do ut des”. Tra le altre cose, Distinto, già la settimana scorsa, a poche ore dal Consiglio federale, si reputava incaricato ‘ in pectore’, tanto da informare della decisione imminente lo stesso Orazio Arancio. Lo si evince da una lettera che gira in Fir e che, a quanto pare, è stata inviata proprio dall’ormai ex manager della Nazionale Seven, appena appreso della sua defenestrazione. Nella missiva Orazio Arancio ha difeso il suo operato e ha rivendicato i risultati ottenuti a fronte di un budget annuale di circa 130 – 140mila euro. Il contratto di Arancio, con scadenza nel 2023, appariva il più sicuro, anche in relazione alle rassicurazioni date da Marzio Innocenti durante un incontro con le società siciliano che caldeggiavano la sua candidatura a presidente del Comitato sicilano. “Serve al Seven”, disse il presidente federale. Ora il dietrofront, motivato al cospetto del consiglio, con non meglio precisate lamentele, raccolte sull’operato di Orazio Arancio, da parte di ancora più indefiniti soggetti. Ad ogni buon conto la decisione è passata, con l’astensione di Carlo Orlandi e il voto contrario di Giovanni Fava.