La notizia circolava da giorni, ma si è concretizzata nelle ultime ore: Marzio Innocenti ha rinunciato al ricorso avverso l’elezione di Andrea Duodo. E con lui anche gli altri firmatari. I motivi di tale decisione possono essere molteplici, però se ci fermiamo al dato di fatto, questa volta un plauso a Marzio Innocenti è dovuto. Un nuovo contenzioso destinato a procrastinarsi nel tempo e a condizionare il mandato di Andrea Duodo tra ricorsi e controricorsi, proprio non era auspicabile.
Dunque, apprendere che Marzio Innocenti abbia rinunciato, è senza dubbio una buona notizia. Sui perchè si possono fare ipotesi. La prima: Innocenti, travolto dalle critiche, anche sui social, che gli sono piovute addosso, si è reso conto di aver fatto una scelta politicamente sbagliata o comunque non compresa dal movimento. E pure il tentativo di spiegazione, non solo non ha convinto, ma ha determinato un secondo round di critiche.
La seconda: il ricorso è stato presentato ‘ascoltando la pancia’, nell’immediatezza della sconfitta. Passato quasi un mese dalle elezioni e smaltita la delusione, Marzio Innocenti ha deciso di fare un passo indietro e di chiudere una volta per tutte la sua esperienza alla guida della Fir.
La terza: l’ex presidente si è reso conto che il ricorso non avrebbe avuto esito positivo. Circostanza che avrebbe scatenato ancora di più chi gli ha contestato la mossa, con il risultato di spazzare via anche gli ultimi estimatori rimasti. Conscio della possibile debacle ha preferito rinunciare e lasciare tutti con il dubbio.
La quarta: è quella a cui vogliamo credere. Marzio Innocenti ha finalmente fatto qualcosa non per se ma per il movimento. Il rugby italiano ha bisogno di pacificazione e di strette di mano. Ha bisogno di ritrovare unità e comunione d’intenti. Non escludiamo che Marzio Innocenti, con questa decisione, abbia voluto tendere una mano. Se davvero fosse così , tanto di cappello. Lo vogliamo credere, ci vogliamo credere.
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