Ieri sera tra un nigiri e un hosomaki, intorno alle 20,30 il nostro telefono è impazzito. Diversi messaggi con il link al profilo Facebook di Marzio Innocenti e la frase che recitava più o meno così ” Ti ha risposto’. In realtà c’è stato anche chi ha detto: “lo hai fatto di nuovo incazzare”. Parliamo del post dell’ex presidente delle ore 20 di ieri in cui spiega il motivo del ricorso presentato contro Andrea Duodo. In buona sostanza continua a rispondere a noi ma lo fa in maniera indiretta. Così come negli ultimi 3 anni, è il coraggio che manca. Eppure il nostro numero lo ha e chi scrive è stato sempre disponibile con tutti.
Ma passiamo al ‘merito’ della questione: Innocenti si è accorto di aver pestato la classica ‘merda’. Ed è corso ai ripari con una serie di spiegazioni da far accapponare la pelle. Il nostro afferma che vuole fugare ogni dubbio e riporta in auge la questione della candidabilità di Andrea Duodo. E allora ci costringe ad andare oltre. La finiamo di giocare al gatto con il topo e scopriamo qualche carta.
Marzio Innocenti non ha accettato il risultato delle ‘urne’. Il ricorso era stato programmato in caso di sconfitta. Ci risulta che abbia chiesto anche un parere legale, che però era dalla parte di Duodo. Innocenti se è vero che voleva togliersi ogni dubbio come dice, poteva mettere in discussione le risultanze della Commissione Verifica Poteri, ma non lo ha fatto. Poteva sollevare la questione in Assemblea, ma non lo ha fatto. Poteva fare tante, cose, ma ha fatto l’unica che non doveva fare e che non porterà a nulla. A Innocenti, più semplicemente, brucia ancora. Umanamente possiamo capirlo ma non deve mettere in difficoltà il movimento.
La compatibilità di Duodo poteva essere messa in discussione anche prima della sua elezione, al massimo la Commissione Verifica Poteri poteva dichiararsi non legittimata a decidere. Ma avrebbe sollevato la questione per poterla riproporla in Assemblea. Ora non sembra solo tardiva ma anche strumentale. L’unico risultato che Marzio Innocenti puo’ ottenere è quello di getta la Fir nell’in certezza, se dovesse iniziare una guerra di carte bollate. Dubitiamo fortemente. Duodo non rischio nulla, nemmeno il commissariamento brandito prima delle elezioni. Ma la cosa è davvero inopportuna e antipatica.
A proposito: ha chiarito che lui comunque non si ricandiderebbe. E noi ci crediamo, così come abbiamo creduto al rilancio del Seven, al rilancio del Sud, alla chiusura delle Accademie e all’autonomia della classe arbitrale. Un consiglio vogliamo dare a Marzio Innocenti se davvero vuole bene allo sport che tanto gli ha dato: non si costituisca in udienza a metà ottobre. Tiri fuori un briciolo di dignità e chiuda con onore la partita. E non ci venga a parlare di trasparenza che ci sbellichiamo dal ridere. Non ha avuto il coraggio di pubblicare il Bilancio di previsione e parla di trasparenza?
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