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Rugby – Inibito per 4 mesi Nicola Paragona

Apr 1, 2024

Ormai non si puo’ dire più nulla: alla prima parola fuori posto, la prima critica giusta o sbagliata, si finisce deferiti. E così per un commento su Facebook Nicola Paragona ha subito una sanzione, anima della pagina Mondorugbystico. Parliamo di uno spazio che puo’ contare su una fanzine di tutto rispetto, con circa 21mila membri e numeri interessanti. Non a caso  anche il Presidente Marzio Innocenti si ‘appoggiò’ a Mondorugbystico durante la campagna elettorale e Nicola Paragona non ha mai nascosto le sue simpatie per Innocenti.

Tutto legittimo: Nicola Paragona lo ha fatto alla luce del sole. E per uno che non fa informazione ma prova a dare un contributo al movimento, non ci vediamo nulla di male. Non a caso il giorno delle elezioni Nicola Paragona scriveva: “Complimenti a Marzio Innocenti nuovo presidente della Federazione Italiana Rugby. Inizia una nuova era..molte cose cambieranno in positivo. Tutto lo staff di Mondorugbystico ringrazia tutti coloro i quali hanno creduto in Renovatio Italia Rugby” .

Poi però qualcosa è cambiato, perchè Mondorugbystico ha rivisto la sua posizione rispetto alle scelte di Marzio Innocenti, tanto da sollevare critiche e dubbi. E proprio commentando un post, Nicola Paragona qualche mese fa si lasciò andare ad un giudizio un po’ sopra le righe. Un intervento successivamente rimosso. Il Presidente, che dice di non interessarsi ai social, lesse il commento e non ne fu contento.

Per chi non lo sapesse, vi diciamo anche che Nicola Paragona è (anzi era) un arbitro e assistente della CNA, dunque un tesserato e per questo motivo è finito davanti alla giustizia sportiva. Pochi giorni fa è arrivata l’inibizione di Nicola Paragona. Lui per tutta risposta e in polemica si è dimesso da arbitro (tanto ne abbiamo già troppi..) e ha optato per la libertà di parola.

Ora: non stiamo qui a misurare con il bilancino la gravità del commento di Paragona, tra l’altro rimosso. Rileviamo solo che il modus operandi ci spaventa. Ormai non parla più nessuno: non parlano i Consiglieri perchè ci risulta, da ambienti federali, che sono stati già deferiti e prosciolti in passato in quanto accusati di aver passato notizie a questo portale. La cosa strana, per inciso, è che sono stati deferiti solo alcuni consiglieri, non tutti: insomma una sorta di ‘pregiudizio’ per alcuni e non per altri.

Ma tutti hanno ‘paura’ di parlare, temendo la giustizia sportiva, tanto che la situazione inizia a preoccuparci. La Costituzione, che è al di sopra di ogni norma penale, civile e sportiva, dice che è garantita la libertà d’espressione. Vogliamo credere che l’articolo 21 valga anche per la Federazione Italiana Rugby, perchè se non dovesse essere così, sarebbe grave.  Aggiungiamo che non è il primo arbitro a finire deferito per essere presente sui social con analisi precise e pungenti.