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Rugby – l'(In)Giustizia sportiva

Nov 13, 2023

Periodicamente diamo un’occhiata alla decisioni della Giustizia sportiva, perchè non di rado ‘regala’ notizie interessanti. E una effettivamente l’abbiamo trovata: la squalifica per 8 mesi di giocatore, all’epoca dei fatti, minorenne. Parliamo della partita tra le formazioni giovanili della Lazio e del Rugby Parma, giocata lo scorso 26 febbraio all’Acquacetosa. Come spiegato dal dispositivo pubblicato oggi, al termine della partita c’è “un momento di tensione e concitazione collettiva” che però si risolve senza conseguenze, tranne che per un giocatore della Lazio che riceve un pugno da un giocatore del Parma. Un pugno ben assestato a quanto pare, considerato che il dispositivo parla di un intervento chirurgico per ‘ridurre’ una doppia frattura alla mascella, con l’estrazione di un dente. La cosa per noi si fa interessante e iniziamo a indagare per capirne di più. Nell’anno della “tolleranza zero”, dei 62 squalificati per una baruffa, 8 mesi per un pugno a partita finita due fratture mandibolari, per di più ad opera di un minore, ci sono sembrati pochi.

E così abbiamo individuato il nome dello sfortunato rugbysta e siamo riusciti a parlare con il papà. Ve lo diciamo: è stata una coltellata. Non faremo nomi, anche se i protagonisti sono ormai maggiorenni, perchè aggiungerebbe poco alla storia. Vogliamo rimanere sui fatti. Dunque: il papà ci ha spiegato che, effettivamente, il ragazzo è stato sottoposto ad un importante intervento chirurgico, si è alimentato per 50 giorni solo con i liquidi e che ancora ha qualche problema, pur avendo ripreso l’attività sportiva, pur avendo perso la possibilità di continuare a frequentare l’Accademia federale. L’amarezza di questo papà l’abbiamo colta non tanto per l’episodio, ancorché grave, ma nella sua sorpresa nell’aver registrato una mancata vicinanza del Rugby Parma. Secondo quanto ci ha raccontato, la famiglia e il ragazzo, non hanno mai ricevuto una telefonata di solidarietà e per sincerarsi delle condizioni di un ragazzo di 18 anni. Tra l’altro ci ha spiegato che l’autore del gesto ha continuato a giocare da febbraio ad oggi, in attesa di sentenza. Mentre i valori che in troppi citano a casaccio, avrebbero suggerito alla società di appartenenza di fermalo in via precauzionale. Sopratutto in virtù di una recidiva. Perché poi abbiamo scoperto che l’autore del pugno era da poco tornato in campo, dopo aver scontato una lunga squalifica a causa dei fatti del dicembre 2022 avvenuti durante  Livorno – Parma, sospesa dall’arbitro per una rissa che aveva coinvolto più tesserati. Tra cui il protagonista di questa brutta storia.

La gestione poco attenta della vicenda, le mancate scuse, l’indifferenza rispetto a quanto accaduto, ha inoltre inasprito le posizioni tanto che la questione è ormai materia per avvocati, considerato che il tutto è sfociato in un procedimento penale che avrà, di conseguenza, un risvolto in sede civile. Ovviamente siamo a disposizione del Rugby Parma per qualsiasi precisazione, purché corroborata da fatti accertati.