Top10, le contraddizioni di Innocenti

Ott 18, 2022

Il massimo campionato italiano è giunto alla terza giornata con qualche conferma e molte sorprese. Il campo sta dicendo cose diverse rispetto alle rose presentate a settembre e l’imprevedibilità di alcuni risultati non possono fare che bene al torneo. Rimane però un problema: il campionato domestico manca di visione e progettazione, si ragiona sull’orizzonte stagionale e non si capisce dove si andrà a finire.

Ciò che lascia perplessi è l’assenza di investimenti sul torneo, anzi con un disimpegno quasi totale, che punta a scaricare sulle società ogni responsabilità e onere per lo sviluppo del campionato. Un atteggiamento figlio della politica federale a capo della quale c’è il Presidente Innocenti, il quale ha più volte ribadito la centralità del torneo, salvo poi contraddirsi e cambiare diametralmente opinione nel corso dei mesi.

Scripta manent si usa dire. E allora partiamo dal 16 marzo del 2021 quando il numero uno del rugby italiano, rilasciò un intervista al Corriere del Veneto in cui spiegava: “Il Top10 è un problema grande e importante. Non può sostenersi uno sport senza un campionato domestico importante. E su questo aspetto dobbiamo imparare dal calcio. Serve un campionato che attiri l’attenzione dei media e di chi vuole investire: è fondamentale, mi sento anche di dire per certi aspetti più delle franchigie”.

Innocenti parlava di Superlega a cui si sarebbe potuto accedere non per meriti sportivi ma economici. “Così il campionato potrà diventare più interessante – spiegò Innocenti –  dovremo portarlo a un livello più alto, e vorrei farlo in breve tempo pur sapendo che non lo possiamo fare per la prossima stagione. In questa SuperLega non si entrerà per meriti sportivi, ma per criteri economico-finanziari, tecnico sportivo e organizzativi”. Domanda: perché è stata abbandonata l’idea? Forse perché solo 4 club si sarebbero potuti permettere criteri così stringenti?

Il 23 settembre 2021, sul sito della Federazione appare invece la seguente dichiarazione: “La Riunione di Verona del giugno scorso ha ridato al Peroni TOP10 la dignità che compete al nostro massimo campionato, riportandolo al cuore della progettualità tecnica di FIR. Insieme alle Società vogliamo farlo crescere sotto il profilo tecnico, rendendolo a tutti gli effetti parte del percorso d’Alto Livello dei nostri giocatori e conseguentemente anche dal punto di vista commerciale e mediatico: l’accordo con RAI per riportate in chiaro ed in diretta un incontro a settimana, dopo la splendida Finale 2021 di Padova, è il termometro della qualità potenziale del prodotto Peroni TOP10”.

Domanda: che ritorno economico ha portato l’accordo con la Rai? Per quel che ne sappiamo l’operazione è in perdita, felici di essere smentiti. E ancora: se il Top10 è parte dell’Alto Livello, perché si è arrivati a settembre scorso per proporre ai club di prendersi i giocatori under 23?

Ma non finisce qui. Il 27 febbraio 2022, Innocenti rilascia un’intervista a OnRugby in cui sottolinea: “Nel corso dei prossimi consigli federali, esamineremo collocazione e modalità del campionato domestico – che per noi è considerato parte concreta dell’alto livello -, in modo che sia il più funzionale possibile agli obiettivi di crescita del movimento, anche di nazionali e franchigie con cui deve integrarsi al meglio. Dal prossimo anno, sui finanziamenti alle singole squadre, ci saranno voci specifiche legate ad investimenti su tecnologia per garantire il TMO e Accademia”.

Quindi una precisazione:  “Ogni team del Top10, infatti, avrà 50 dei 160mila euro di contributi necessariamente correlati allo sviluppo di una propria accademia interna, per formare i propri giocatori e dare anche un apporto al movimento. Accademie – a cui potranno aderire anche piccoli club limitrofi – in più rispetto ai poli, con cui formeremo una rete capillare di strutture per lo sviluppo della formazione nel paese.” Cosa è rimasto di questo progetto? Perché alcuni club di Top10 hanno avuto il Polo se già dovevano sviluppare l’Accademia con 50 dei 160mila euro di contributo?

Arriviamo al 27 maggio 2022 e in un’intervista ripresa da Rovigo News leggiamo:  “Nell’anno intercorso tra la Riunione di Verona, che ha segnato il riposizionamento del Peroni TOP10 nella progettualità d’alto livello della FIR, abbiamo ottenuto risultati importanti sotto il profilo dell’evoluzione tecnica del nostro massimo campionato e della capacità del torneo di essere funzionale alla formazione di atleti per il contesto internazionale”, quindi l’impegno “la Federazione ha creduto e continuerà a credere ed investire nel campionato. Gli investimenti attuati in questi dodici mesi per implementare il TMO, garantire una copertura televisiva senza precedenti, consolidare il Peroni TOP10 come un asset di comunicazione centrale nelle strategie di FIR e, sopra ogni cosa, introdurre nuove regole funzionali ad innalzare l’offerta tecnica per meglio rispondere alle necessità del rugby d’élite hanno dato risultati concreti, e proseguiranno nelle stagioni a venire”.

Quindi la grande novità della Commissione “La creazione di questo nuovo organismo interno a FIR è un ulteriore segnale della nostra volontà di lavorare, insieme ai Club ed al loro servizio, affinché il nostro campionato sia sempre più funzionale alla visione del rugby italiano che siamo impegnati a tradurre in realtà”. Domanda: di quali investimenti parla Innocenti? Alla presentazione del campionato disse chiaramente che per il Top10 il soldi non ce li avrebbe messi la Fir: “Le risorse non ce le può e non ce le metterà la Federazione, le risorse ce le devono mettere le società”. Più chiaro di così.

Il 15 giugno scorso Innocenti, dialogando con Rugbymeet sottolineò: “Mi aspetto dal prossimo anno un grande apporto da parte delle dieci squadre che compongono il torneo, perché il torneo è loro e ci devono investire, certamente lo farà anche la Federazione ma non si può pensare che tutto pesi solo e soltanto sulle spalle di Fir”.

Ora vorremmo capire cosa sarebbe sulle spalle della Fir se non qualche operazione di facciata, tutta fumo e niente sostanza. L’emblema è la pagina ufficiale del campionato, varata un mese fa e ferma a poco più di 250 like e 400 follower come potete verificare qui mentre la pagina non ufficiale del campionato che potete trovare qui viaggia su numeri 5 volte superiori. E allora ci chiediamo di quali investimenti parla innocenti, perché con 10mila euro di sponsorizzate, anche ‘mio cugggino’ avrebbe fatto crescere la pagina. Dunque la domanda che vorremmo fare a Innocenti è chiara: una volte per tutte è possibile sapere che idea ha del campionato domestico? Quanto intende investire nei prossimi 3 anni, esiste un business plan con obiettivi da raggiungere? La commissione che fine ha fatto? Cosa ha prodotto? Quante volte si è riunita?

Domande che rimarranno ovviamente inevase.

 

Edit delle 9,37 –  Ci fanno notare che la pagina non ufficiale, addirittura ha una collaborazione con il broadcaster ufficiale Eleven Sport tanto da indicare l’MVP della giornata. Si ride per non piangere.

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