Quindici dice che le nostre affermazioni “sono molto gravi e lesive dell’immagine della Federazione oltre che potenzialmente idonee a configurare un illecito a carico del Presidente nazionale, dei componenti della Commissione tesseramenti, degli atleti che hanno presentato queste autocertificazioni per cui gli accertamenti della Procura Federale serviranno ad accertare che siano state rispettate tutte le norme in tema di tesseramento degli equiparati”.
Su questo vorremmo chiarire che le nostre non sono affermazioni ma dubbi. Considerato che se ne parla orma da settimane, che la nuova circolare informativa in qualche maniera torna sull’argomento e sana, almeno all’apparenza, l’eventuale errore, ci sembrava opportuno che la Federazione potesse chiarire. A questo punto, immaginiamo, se la notizia del fascicolo aperto dalla Procura federale, dovesse essere vera (di solito Quindi non ne cicca una), i chiarimenti dovranno essere dati alla giustizia sportiva. Per il momento ci limitiamo a rilevare che la nostra intuizione non era campata in aria e che il tema sia meritevole di approfondimento.
Di una cosa siamo certi: c’è fermento anche tra i presidenti delle società interessate, che seguono con attenzione l’evolversi della situazione. A questo punto sarebbe opportuno giocare a carte scoperte e spiegare alla Procura ciò che è accaduto per trovare soluzioni o colpevoli. Non è una caccia alle streghe, ma bisogno di chiarezza.