fbpx

Rischio impugnazione per l’ultimo Consiglio Federale

Giu 14, 2023
Presidente Fir

Ci svegliamo qualche minuto dal letargo, un dolce letargo: stare alla finestra è esilarante. Dunque, in primis grazie! Grazie a chi ha continuato a far squillare il telefono per spingerci a tornare. Grazie soprattutto agli insospettabili, quelli più vicini a questa Fir, quelli che stanno aprendo gli occhi, quelli che non definiscono più ‘gossip’ quello che scriviamo. Noi lo sapevamo che non lo fosse, ma che lo dica anche qualche ex detrattore è gratificante.

In queste settimane sono accadute tante cose e tante volte siamo stati sul punto di riprendere in mano in questo spazio. Ma poi ci siamo posti ancora la domanda: chi ce lo fa fare. Negli ultimi giorni la risposta è arrivata. E’ arriva sia dai fatti di cui a breve parleremo, sia da quelle persone che finalmente stanno aprendo gli occhi. Lo facciamo perché ci sentiamo meno soli. Forse mancherà l’assiduità, ma Pianetarugby riapre. Innocenti può rimettere lo spumante in frigo.

Dunque partiamo dalla fine: sabato scorso si è tenuto un Consiglio Federale che ha fatto registrare una novità importante: 4 consiglieri non hanno voluto partecipare. I Consiglieri Orlandi, Fava, Gualandri e Musso, hanno sollevato dubbi sui tempi di convocazione del Consiglio e su quelli con cui sono stati messi a disposizione Ordine del giorno e documenti ai membri del Consiglio.

Davanti a tali contestazioni in apertura di lavori, due dei tre revisori contabili presenti, hanno abbandonato la riunione spiegando come le doglianze non fossero campate in aria. I due hanno preferito lasciare un Consiglio Federale potenzialmente illegittimo. E a niente è valso il tentativo di spiegazione dell’onnipresente avvocato Valori. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il Presidente Innocenti che ha liquidato tutto come un ‘atto politico in vista delle prossime elezioni’.

Di fatto Marzio Innocenti già pensa al prossimo giro, confermando che è lui ad essere in campagna elettorale perenne. Ed è questa la motivazione che spiega la sua azione amministrativa fatta di decisioni con prospettive più corte del naso. Il C.F. si è svolto lo stesso ma contrariamente a quanto fatto in passato, latita il comunicato per esaltare le mirabolanti e importanti decisioni assunte durante la riunione.

Perche? La sensazione è che si voglia tener bene nascosto quanto deciso, forse per la paura che le deliberazioni possano essere annullate in forza a passaggi formali che parrebbero non proprio ortodossi. E, spesso, la forma diventa sostanza. E’ stato approvata, per esempio, la nuova struttura arbitrale e i nuovi panel, le nomine dei tecnici regionali e nazionali, la variazione dello statuto delle Zebre.

A quanto pare sono state deliberate decisioni che prevedono un impegno di spesa, che andavano votate dopo un’attenta analisi dei documenti, cosa che, avrebbero lamentato gli assenti, non è stato possibile fare. Tutte decisioni che ora rischiano di essere impugnate.

L’ipotesi sta in piedi: le Assemblee di condominio vengono annullate per molto meno. E ci fa specie che l’avvocato Valori non abbia sconsigliato di proseguire. Amministrativamente e politicamente, a giudizio di chi scrive, il direttore degli Affari Legali Fir, avrebbe fatto bene a consigliare il rinvio. Tutti sappiamo che per convocare un’assemblea di condomino bisogna inviare comunicazione scritta almeno 5 giorni prima con l’ordine del giorno allegato. Venir meno a questa prescrizione significa rendere l’Assemblea nulla con tutte le sue deliberazioni. Ora ci chiediamo cosa ci sia di così difficile da capire che anche per un Consiglio di una Federazione che ricava milioni di euro, il principio in vigore è lo stesso.

Sul tema abbiamo provato a raggiungere i Consiglieri di minoranza (dalla definizione del presidente possiamo definirli così), che ci hanno messo la faccia, ma nessuno ha voluto parlare, spiegando che la regola voluta dal compianto Alfredo Gavazzi sul divieto per i Consiglieri federali di parlare alla stampa senza autorizzazione è ancora in vigore. E in effetti hanno ragione, una regola criticata dallo stesso Marzio Innocenti che promise di cancellare. Ma le promesse fatte dal numero 1 federale in campagna elettorale e poco dopo la sua elezione, sappiamo bene che fine abbiano fatto.

Ciò che ci lascia perplessi è il ruolo degli altri Consiglieri che accettano passivamente e supinamente le decisioni del ‘cerchio magico’ innocentiano, limitandosi ad alzare la mano per l’approvazione. Ci piacerebbe chiedere ai Consiglieri Dalto, Gallina, Festuccia, se hanno capito cosa sia successo. Se hanno studiato il cambio di Statuto delle Zebre, se una volta nella loro vita federale hanno avuto almeno un dubbio su una decisione del presidente. O se abbiano almeno portato in Consiglio una criticità da sottoporre al giudizio dell’assise.

Per esempio ci piacerebbe sapere da Francesca Gallina, se è a conoscenza che le atlete della Nazionale femminile non hanno lo stesso supporto dei maschietti. Ci risulta che qualcuna di loro si sia operata dopo un infortunio in Nazionale, sborsando di tasca proprio qualche migliaio di euri. La Gallina queste cose le sa? Le ha portate in Consiglio? Volete un nome? Possiamo farvelo, perché di Giada Franco non abbiamo nemmeno il numero di telefono e non l’abbiamo mai incontrata nella nostra vita (quando lei frequentava il Pacevecchia di Benevento, chi scrive si era già trasferito a Roma), ma nell’ambiente il suo caso è sulla bocca di tutti. Fare il Consigliere in quota giocatori serve a questo e sospettiamo che alla Gallina questa storia non sia nota.

Perché, consigliera Gallina, istituire un campionato di Eccellenza femminile e’ una bella cosa e fa immagine, ma scoprire in finale che il protocollo concussion e’ rimasto diverso da quello dell’Eccellenza maschile non e’ normale, e nemmeno buona cosa.