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Arbitri: stagione nuova storie vecchie

Set 9, 2022
rugbychepassione.com / Paolo Cerino

O siamo uccellacci del malaugurio oppure facili profeti: dove ci eravamo lasciati? Alle ‘millemila’ missive partite da ogni dove ed indirizzate ai vertici federali per chiedere le dimissioni di Giacomel. Marzio Innocenti, con un colpo da maestro (chapeau), è riuscito a calmare i bollenti spiriti dei coordinatori, i quali nel giro di una sera si sono trasformati da falchi a colombi. E’ bastato poco: qualche promessa, qualche incarico, una pacca sulla spalla. Succede però che la base non è propriamente in sintonia con i vertici regionali e allora i ‘maldipancia’ continuano.

L’ultimo arriva dal Veneto, la regione d’adozione del Presidente Federale, da dove è partita una lettera dei capi sezione, con cui si chiedono le dimissioni del coordinatore Mario Borgato. I capi sezione contestano a Borgato una mancata condivisione rispetto alla linea che avrebbe dovuto tenere in occasione della riunione del 19 agosto a Bologna. Nella missiva si parla apertamente di “conflitto d’interessi che si protende da tempo e che è nostro desiderio – scrivono i capi sezione – giunga finalmente al termine attraverso la ricerca di una nuova figura che ci rappresenti”.  Un chiaro riferimento al doppio incarico di Mario Borgato di coordinatore e consigliere Cnar.

Non è l’unica notizia che riguarda Borgato che si è attirato anche l’ira degli arbitri laziali. Domenica prossima, infatti, dovrebbe andare in scena l’amichevole tra Rugby Roma e Primavera. Le società hanno fatto richiesta al coordinatore del Lazio dimissionario Bonacci, di designare un direttore di gara. Impresa impossibile: i tesserati sono pochi e pure tra quelli disponibili ha ricevuto solo rifiuti. Il buon Bonacci, che continua ad avere una linea coerente e istituzionalmente inattaccabile, ha dunque scritto una mail per comunicare la difficoltà. Le alte sfere del movimento arbitrale italiano, non contente di quanto appreso hanno deciso di verificare ‘in prima persona’. E così Mario Borgato si è messo al telefono e ha chiamato un po’ di arbitri laziali per avere conferma della situazione.

Ci chiediamo a che titolo si sia improvvisato centralinista (mamma mia quanti ce ne sono: ma invece degli arbitri perché non sono andati a lavorare nei call center?), lo ha fatto in qualità di consigliere Cnar? Ma non si era detto che il Cnar rimaneva in piedi solo per gli ‘affari correnti’? Eppure a noi risulta che poco sia cambiato: Giacomel è al suo posto e continua a fare come se nulla fosse.

In tutto questo caos pare ci sia una sola nota positiva: la commissione. A quanto sembra i tempi potrebbero essere rispettati (scettici ma possibilisti), perché non c’è una riforma da scrivere come si pensava alla vigilia, ma solo da ‘emendare’. La riforma è stata già redatta dall’avvocato professor Guido Valori che l’ha messa sul tavolo della commissione. Pare che i membri più ferrati del lotto, Pezzano e Nobile, avvocati entrambi, si siano trovati al cospetto di una discreta base di partenza. Ora si starebbe ragionando su come migliorarlo e si punta a licenziarlo per fine ottobre, in modo da portarlo all’esame del Coni per fine anno. Ci sono due problemi: rispettare le scadenza e arrivare ‘vivi’ a fine anno. A Innocenti lo abbiamo detto, da ora di ogni passo falso lui sarà complice.

P.s. Chiosa sempre per i soliti soloni che si fanno sfuggire le notizie sotto al naso: finitela di filosofeggiare su come è e su come dovrebbe essere il Top Ten, su come si difende e su come si attacca. Pensate alle cose serie perché la b senza arbitri non si gioca.

P.s.2 Ci scusiamo per la latitanza ma le ferie sono sacre e si passano con la famiglia.

Edit delle 20:16. Ci fanno notare che la missiva è stata inviata dai capisezione ma condivisa e firmata da 91 arbitri veneti su 110. Dunque solo 19 arbitri non hanno firmato, tra cui moltissimi fuori ruolo.