Nazionale ‘A’: il criterio di selezione ci sfugge

Abbiamo provato ad analizzare le convocazioni di Alessandro Troncon per l’Italia ‘A’, soprattuto per capire il criterio di selezione che ha contraddistinto le chiamate. Purtroppo il criterio ci sfugge. La seconda squadra nazionale dovrebbe essere una selezione di supporto alla Maggiore, vale a dire un potenziale bacino da cui Kieran Crowley dovrebbe poter attingere in caso di necessità.

E allora ci aspettiamo di vedere convocati giovani prospetti, giocatori reduci da infortunio e quindi bisognosi di rientrare nel giro, giocatori che galleggiano in quel limbo tra la Maggiore e la Nazionale ‘A’ e che devono ancora dimostrare di essere pronti per il salto. E invece troviamo anomalie che non riusciamo a spiegarci.

Due su tutte: Carlo Canna e Emilio Fusco. Il primo è fuori dalla Nazionale Maggiore da un po’. Kieran Crowley non lo vede, inutile negarlo, ha fatto altre scelte e se ne è assunto la responsabilità. Canna con 53 caps e una lunga militanza con le Zebre, non ha bisogno di essere ‘scoperto’ e visionato: o serve o non serve. Nel primo caso sarebbe il caso di convocarlo con la Maggiore, nel secondo caso sta occupando un posto che potrebbe essere messo a disposizione di qualche altro prospetto.

Siamo rimasti sorpresi anche dalla convocazione di Emilio Fusco. Parliamo di un classe 1997, quindi non più un giovane propriamente detto avendo 25 anni, un passato con le Nazionali azzurro dalla under 17 alla Nazionale under 20. Fusco ha giocato nel massimo campionato italiano con i Medicei prima, con il Valorugby poi.

E’ un elemento di cui si conoscono pregi e difetti e che non è stato mai preso in considerazione per la Nazionale Maggiore quando era il momento. Il senso di convocarlo ora con la Nazionale A non è chiaro. Anche perché il ragazzo è reduce dalla stagione trascorsa con il Rugby Annonay, un club francese di quinta divisione, parliamo cioè di una compagine composta da poco più che dilettanti. Non è certo un attacco al ragazzo e nemmeno un tentativo di sminuire le sue capacità, ma dobbiamo essere pure onesti: arrivati a 25 anni o sei pronto per l’altissimo livello oppure no.