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Innocenti cala la maschera: il rugby al sud non interessa

Giu 29, 2022

Con un comunicato diffuso nella giornata di ieri, la Fir ha annunciato ufficialmente i nuovi poli di formazione, secondo il modello voluto dal nuovo corso targato Innocenti. Premessa: il numero uno federale, usando i soliti canali a lui più congeniali, ha più volte magnificato il nuovo progetto di formazione, dando numeri (è il caso di dirlo) precisi.

Marzio Innocenti ha più volte detto che i Poli sarebbero stati 10, oltre ai due centri di formazione di Roma e Milano e l’altissimo livello di Treviso e Zebre. Per i 10 Poli il presidente ha sempre parlato di un milione di budget, 100mila a testa, anche se nel corso di una riunione (abbiamo le prove eh) la cifra era scesa a 75mila per motivi non meglio precisati.

Ora succede che nel comunicato si legge testualmente che “i Poli di Sviluppo U17/U18 identificati dall’Area Tecnica di FIR sulla base delle candidature ricevute e della rispondenza ai requisiti richiesti sotto il profilo tecnico, logistico, impiantisco e di aggregazione territoriale sono per il 2022/23 Parabiago, Lumezzane, Rovigo, Parma, Jesi e Pesaro, Livorno, Firenze e Prato. Ad essi si aggiunge, come progettualità speciale, il Polo di Sviluppo del Romagna”.

Dunque si passa da 10 a 8 e una ‘ndecchia’, come si dice sotto la linea del Tevere, con il Polo Romagna del grande elettore Poggiali. Rileviamo che: non c’è alcun Polo al Sud e che il punto di riferimento federale più a Mezzogiorno è a Roma. Domanda: ma come volete far crescere il meridione del Paese? Con un Progetto Sud che stenta a decollare? Con i 600 mila euro stanziati per finalità mai precisate? E finiamola con la retorica spicciola di “quelli di prima”, non attecchisce più nemmeno tra i presidente del centro-sud, che stanno scoprendo il bluff. E non bastano nemmeno le giustificazioni/spiegazioni sul perché sotto Roma non ci sono Poli. Perché la risposta la conosciamo: nessuno si è candidato. E vorremmo ben vedere! Come si può pretendere che un territorio con mille problemi si possa far carico di un Polo?

Davanti a questa realtà doveva essere la Fir a farsi carico di gestire un Polo di élite al Sud. E invece niente: il Sud lo si aiuta solo a chiacchiere. O con progetti fumosi e senza obiettivi veri che alla fine della fiera falliranno. Ovviamente la colpa sarà data al Sud stesso, incapace di utilizzare i 600 mila euro stanziati.

Con buona pace di chi continua a credere alla Befana, la strategia è chiara: una federazione nord-centrica. Le franchigie al Nord, Top10 a 6/8 squadre, possibilmente ad invito e non per merito, Accademie e Poli da Roma in su. Partite della Nazionale sempre agli stessi posti (Sei Nazioni fa ovviamente discorso a parte e non c’entra con il discorso). Ora sommate il giro economico, diretto e indiretto, di tutte queste voci e paragonatelo con i 600 mila euro per il Sud. Dopo aver unito i punti, fate le vostre valutazioni.