di Massimo Gallo
E’ molto strana la corsa alla poltrona della presidenza del Comitato Regionale laziale, considerato che la competizione ha già un vincitore: Marzio Innocenti. La consultazione di sabato prossimo servirà solo a decidere chi ‘lo rappresenterà’ ma appare più un dettaglio o, forse, una questione di equilibri. Sono state quattro le candidature per la presidenza: Damiano Lo Greco, espressione, tra le altre, di tre società di spessore, vale a dire Primavera, Capitolina e Lazio. Maurizio Amedei, attuale presidente ad interim, dopo l’elezione a consigliere federale di Antonio Luisi, appoggiato da molte piccole società e grade favorito della competizione. Vincenzo Fonzo, presidente del Ciampino, che si è candidato forte dell’appoggio di una società storica come il Frascati, ma destinato a fare un passo indietro. Infine Giuliano D’Ambrosio, estromesso dalla Commissione Verifica poteri per non aver raggiunto il numero minimo di società disposte a sostenere la sua candidatura.
Di fatto, questo fine settimana, sarà una corsa a due tra Lo Greco, sostenuto da Pronti al cambiamento di Poggiali, a sua volta ago della bilancia per la vittoria di Marzio Innocenti alle scorse elezioni federali, e Amedei, uomo di Luisi che da “gavazziano doc”, ha allineato le sue posizioni su quelle “di governo” tanto da diventare vicepresidente della Fir. Per la proprietà transitiva, non fatichiamo dunque a dedurre che lo stesso Amedei non sia lontano da Innocenti.
Sarà per questo motivo che il presidente federale ha riservato pochi sforzi alla campagna elettorale del Lazio, sicuro di godere in ogni caso di un esecutivo ‘amico’. La vittoria dell’uno o dell’altro potrebbe solo spostare gli equilibri sotto il punto di vista delle successive nomine ed incarichi. La vittoria di Lo Greco sarebbe una vittoria di Poggiali che potrebbe dunque alzare anche l’asticella delle richieste. Nulla di scandaloso, sia chiaro, è la politica bellezza… (e quella dello sport non è diversa).
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