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Rugby – Innocenti rinnega i Poli di sviluppo

Dic 5, 2023

Marzio Innocenti alla guida della Federazione Italia rugby si sta rimangiando tutte le promesse e le intenzioni sbandierate ai quattro venti in campagna elettorale. L’ultima retromarcia riguarda i Poli di Sviluppo che dovevano rappresentare la svolta nella formazione dei giovani talenti, attraverso il coinvolgimento dei club. Una rivoluzione copernicana, con l’onere della formazione che tornava dalla Fir alle società. Un’intenzione tradita più volte negli ultimi due anni, che ha raggiunto l’apoteosi nelle ultime settimane.

Coinvolgere e contribuire all’evoluzione dei nostri Club sotto il profilo delle competenze formative è un passo cruciale per garantire continuità alla crescita dei nostri migliori giovani da un lato e dell’intero movimento dall’altro” le parole pronunciate nel giugno 2022 dal Direttore Tecnico di FIR, Daniele Pacini. Peccato che in meno di un anno tutto è cambiato. Infatti i CDFP della Fir, voluti “da quelli di prima”, sono diventati nuovamente tre: ai due esistenti, Milano e Roma, si è aggiunto nuovamente Treviso. Dunque ci pare di capire che “quelli di prima” avevano qualche ragione su come avevano pensato alla formazione. Ora manca Prato per fare bingo.

E nemmeno si puo’ dire che CDFP rappresentano un elemento in più considerato che i Poli non sono stati soppressi. E’ una verità, ma c’è il trucco. Quando si ritiene valido un progetto lo si sostiene, anche economicamente. Ad essere più chiari, metti i soldi dove pensi che quei soldi siano spesi bene. Probabilmente Marzio Innocenti ha ritenuto che gli investimenti per i Poli siano a perdere. Nella scorsa stagione, ogni Polo ha avuto 75mila euro di contributo federale, non una cifra elevata, ma che consentiva di avere uno staff a disposizione dei ragazzi. Senza contare i trasporti e altre voci necessarie per far vivere un Polo di formazione in grado di ‘sfornare’ qualità.

Ebbene per la stagione in corso il contributo è di 25mila euro, 50mila in meno, per la prossima altri 10mila euro in meno. Rovigo e il Polo di Parma prederanno 8300 euro, che scenderanno a 5000 mila l’anno prossimo, mentre i Poli ‘sperimentali’ di Udine e Catania potranno contare su 12mila euro. Quindi sono stati tagliati 50mila euro per 6 poli e il totale fa 300mila euro, mentre è stato finanziato un CDFP a guida federale che ne costa 400. A voi cosa viene in mente? E’ mica lontano dalla realtà pensare che Innocenti abbia tolto i soldi ai Poli per finanziare il Centro di Formazione Permanente di Treviso? Quindi Innocenti su cosa punta?

Ancora una volta, carte alla mano e dati inconfutabili dimostrano l’eccessiva ‘volatilità’ della politica federale: ciò che vale oggi, non valeva ieri e non si sa se varrà domani. Gli investimenti sulla formazione sono irrisori e i fatti dicono che si è tornati al passato con buona pace della Rennovatio. Tra l’altro non c’è stata pubblicità al nuovo CDFP, non se ne trova traccia del suo ripristino, eppure i ragazzi sono in Ghirada (quanto versa la Fir a Treviso per usare le strutture bianconeri?), Mazzariol è li a lavorare, ma probabilmente il Presidente ha provato a far passare sotto traccia la notizia per non dover ammettere ancora una volta una clamorosa retromarcia.