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I club volevano la Lega

Ott 10, 2023
Il logo di quella che fu la L.I.R.E.

Oggi vi dimostriamo che i club volevano la Lega, che avrebbe potuto risolvere una parte dei problemi del rugby domestico di vertice ma che qualcun altro ha lavorato perché questo non accadesse. C’è una verità nella narrazione federale: i 9 club sono molto diversi tra di loro, hanno esigenze diverse e priorità diverse. Però la voglia di dar vita alla Lega, proprio con l’avvento del nuovo presidente, era divenuta cosa concreta. Come spiegato nella prima puntata di questa ‘saga’, i club hanno tenuto più incontri per affrontare le problematiche inerenti l’allora Top10. E nella riunione del 28 giugno 2022, la numero 2, presenti tutte le società, si parla per la prima volta della Lega. Nel verbale si legge: “Si è preso coscienza del desiderio e della necessità che tutte le Società auspichino una forma associativa per poter meglio gestire le comuni problematiche delle Società di Eccellenza”. Tutte d’accordo nel provare a fondare la Lega. Proprio partendo da questa volontà, nella riunione del 5 Luglio a Padova a cui non partecipano Rovigo e Valorugby “per ferie” si sottolinea nel verbale e non per dissenso, si conviene che la nomina di un Direttore del Torneo per il Top10 non sia necessario e si continua a parlare di Lega: “Si concorda di non ritenere prioritaria la scelta di un Direttore del Torneo con compiti organizzativi di carattere generale e di marketing. Susseguente all’eventuale costituzione di una Associazione dei Club di Eccellenza -si legge nel verbale – si è concordato di dibattere e di considerare la costituzione di una Commissione Tecnica, concordata con la FIR, che preveda un Centro Studi misto tecnico e arbitrale per le dominanti tecniche da applicarsi nel Campionato di Eccellenza”.

L’idea della Lega al 5 luglio 2022, come è chiaro, era viva. I club si incontrano ancora il 20 luglio a Bologna (incontro numero 4), assenti Cus Torino, Calvisano e Mogliano, quest’ultima inizia a sfilarsi risucchiata, suo malgrado, dalla polemica innescata dall’utilizzo dei permit Under 23. Nel corso della riunione viene individuato un triumvirato: Roberto Manghi, Vittorio Munari e Francesco Zambelli, incaricato di incontrare la Fir ed è ribadito, tra le altre cose che “non viene considerata prioritaria e necessaria la figura di un direttore del torneo che si interessi prevalentemente di aspetti legati al marketing ma sarebbe maggiormente auspicabile un comune indirizzo delle problematiche sia tecniche che arbitrali per il miglioramento del gioco”. In effetti il 28 luglio viene organizzato un incontro a Rovigo, la famigerata riunione in cui le tre società avrebbero chiesto (e già chiarito che non è così) di avere un campionato a 8 squadre. I tre delegati rappresentano tutti tranne Mogliano. Vengono trattati, punto per punto gli argomenti della precedente riunione e dal verbale emerge che per il punto numero 3 (quello sul direttore del torneo n.d.r.) “E’ stato ribadito quanto deciso nell’incontro nr. 4”, e cioè che i club non reputano prioritaria la nomina di un Direttore del torneo.

La situazione prende una piega decisiva il 21 settembre 2022 a Bologna. Le società si incontrano (assenti ancora Mogliano e Cus Torino) e rompono gli indugi. Dal verbale si legge testualmente: “Tutte le Società presenti all’unanimità hanno ritenuto maturo il momento di associarsi. Pertanto, è stato deciso di informare la FIR dell’intenzione di costituirsi in associazione secondo quanto stabilito da R.O. capo II articoli 6,7,8,9 e da Statuto art. 8 comma 4. Quando sarà redatto e approvato dalle Società lo Statuto Associativo, verrà inviato a FIR per l’approvazione. La lettera da inviare a FIR deve richiedere inoltre che venga destinata ai Club la cifra di € 80.000,00 (trattenuta per il Direttore del Torneo) in modo da poter far fronte al costo per un responsabile, scelto dalle Società, che si faccia carico anche delle mansioni del Direttore del Torneo”. Nella riunione del 3 ottobre, l’ultima della serie, assenti Mogliano e Cus Torino, si conviene: “Si è concordato di inviare alla Federazione una lettera di intenti per la formazione di una Associazione delle Società”. E’ l’ultimo atto, che però fa registrare un colpo di scena: alla Lega vogliono partecipare tutti, anche Mogliano e Cus Torino che vengono ‘recuperati’ per strada. La lettera alla Fir viene inviata e firmata in rappresentanza dei club, due volte, perchè dopo la prima Innocenti mette in dubbio l’unanimità dei club e vuole le firme di tutti. Nelle due missive, praticamente identiche, si chiede di iniziare il percorso che porti alla Lega e di destinare gli 80mila euro previsti per il Direttore del torneo, alla nascitura associazione. E qui c’è la “carta che canta”.

Marzio Innocenti accusa il colpo. Prima, come detto, mette in dubbio che ci sia l’accordo poi prende tempo, assicura la sua personale volontà è quella della Federazione di aprire una fattiva collaborazione rispetto alle proposte fatte dai club ma rimanda tutto al termine dell’Autumn Nations Series annunciand, colpo di scena, che in quell’occasione sarà presente il consulente scelto dalla Fir quale direttore del torneo, in spregio alle richieste ribadite più volte dai club. Nell’ultima missiva firmata in dara 14 ottobre 2022 Innocenti scrive: “Raccogliendo la vostra volontà di intraprendere una collaborazione propositiva, vi confermo la mia personale volontà è quella della federazione che presidio di aprire un fattiva e costruttivo dialogo rispetto alle proposte le richieste che mi avete rappresentato. Sarà cura della Fir comunicarvi date sede di un primo incontro da svolgersi al termine dell’Autumn Nations Series. In quell’occasione sarà presente il consulente che stiamo identificando come direttore del torneo appena iniziato, che potreste a supporto il percorso proposto”. In buona sostanza Innocenti chiarisce tre cose: del vostro campionato durante gli impegni della Nazionale nemmeno si parla. La seconda: il Direttore del Torneo lo scelgo io anche se volete farvi voi la Lega, in ultimo dice tra le righe che gli 80mila euro vanno al consulente. Insomma mesi buttati per trovare la quadra, una lettera di poche righe per distruggere la sintonia che le società avevano faticosamente trovato. Dunque cade anche la narrazione federale secondo la quale i club non volevano e non sono in grado di costituire la Lega.