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Squalificati, il referto smentisce il GS

Ott 3, 2023

E’ giallo sulla decisione del Giudice Sportivo Marco Cordelli di squalificare 62 giocatori dopo il derby pre-season tra Rovigo e Petrarca. Il referto che Pianetarugby ha avuto modo di visionare, smentisce la decisione del GS e riabilita l’arbitro Merli e i suoi assistenti e mette in discussione l’operato di Cordelli. Nel referto si descrive minuziosamente l’accaduto e inchiodando Matteo Panunzi e Facundo Diederich alle loro responsabilità. Merli spiega, parlando dell’episodio che non definisce mai rissa, che i giocatori intervenuti non hanno mai posto in essere condotte violente:

“A questo punto – si legge nel documento stilato dall’arbitro – iniziavano ad intervenire i giocatori circostanti di entrambe le squadre e scoppiava una baruffa generale in cui venivano coinvolti gran parte dei giocatori in campo ed alcuni delle panchine, che iniziavano a spintonarsi e a strattonarsi, tenendosi talvolta per i rispettivi colletti, ma senza che il team arbitrale rilevasse momentaneamente altre azioni di antigioco violento”. 

La chiave della questione è tutta nell’ultima frase “Senza che il team arbitrale rilevasse momentaneamente altre azioni di antigioco violento”, che di fatto chiama fuori gli altri 60 squalificati e circoscrive l’episodio ai soli due epulsi. Ma c’è un altro passaggio importante: come detto il direttore di gara non parla mai di rissa, tanto che chiude la questione con la seguente frase “Terminate le ultime baruffe, sanzionavo entrambi i giocatori con un CR”. Allora perchè il Giudice Sportivo sanziona 62 persone, comprese quelle che in quel momento erano sotto la doccia? Il richiamato articolo 27 che parla di “atto contrario allo spirito del gioco”, non è applicabile in base a tale referto.

Alla luce di quanto illustrato, siamo quasi certi che il secondo grado di giudizio riporterà tutto nell’alveo della normalità, con le squalifiche confermate ai due duellanti e l’annullamento dello stop per gli altri. Ma potrà bastare? Secondo noi no. Il danno d’immagine è stato importante e ci sembra pochino risolvere tutto con un ribaltamento della sentenza. A questo punto ci aspettiamo anche le dimissioni del Giudice Sportivo o una spiegazione plausibile di tale decisione. In mancanza rischiamo una secondo danno d’immagine e di diventare lo sport barzelletta d’Italia. Em sul tema, lo ricordiamo, Marzio Innocenti non si è ancora espresso.