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Il pasticcio dell’Autumn Nations Series: i match rischiano di essere un flop

Ott 8, 2021

di Massimo Gallo

Nei giorni scorsi la Federazione ha comunicato le sedi dei prossimi match della Nazionale e, ovviamente, le tre selezioni che affronteranno l’Italia. Il 6 novembre a Roma contro la Nuova Zelanda, il 13 al Monigo di Treviso e il 20 al Lanfranchi di Parma contro l’Uruguay.  Dunque la Nazionale torna finalmente in campo e le notizie positive si fermano qui.

Passiamo alle note dolenti. Il sei novembre ci sono i ‘tuttineri’ all’Olimpico di Roma, manca dunque poco meno di un mese e non si vede uno straccio di promozione. Nessuna azione pubblicitaria, nessun manifesto. Niente di niente, anzi ad oggi non si possono nemmeno acquistare i biglietti per assistere alla partita. La sfida agli All Blacks è sempre stata l’occasione per fare ‘cassa’, la partita da sempre ha rappresentato l’occasione per entrate certe. Ad oggi sono certe solo le spese.  A quanto pare le previsioni per il mese di novembre sulla possibilità di assistere alle partite in presenza, dalle parti della Curva Nord erano pessimistiche e qualcuno aveva ipotizzato che contro la Nuova Zelanda si sarebbe giocato a porte chiuse. Da qui la decisione di non programmare la promozione dell’evento e l’attuale ritardo nella messa in vendita dei biglietti. Ma al danno, si è aggiunta la beffa che è arrivata oggi con l’annuncio dell’innalzamento al 75% della capienza massima delle strutture sportive. Di fatto all’Olimpico potrebbero entrare tutti coloro che desiderano vedere il match, considerato che la capienza massima è di 72mila persone e che il 75% equivale a 50mila presenze, più o meno i biglietti venduti nel 2018. Vogliamo essere fiduciosi e immaginare che si possa recuperare il terreno perduto nelle prossime tre settimane. Permetteteci pero’ di essere scettici.

Altri dubbi ci sorgono per i due match successivi in relazione alle sedi scelte. Parliamo di due stadi (due gioiellini ma chiamarli stadi mi pare troppo), che hanno una capienza di 5000 persone e che dunque potranno accogliere solo 3500 persone. Ora chiedo a quelli bravi: l’Argentina, nazionale di prima fascia, 8° al mondo, merita un palcoscenico del genere? L’ultima volta, nel 2014, i Pumas furono ‘ricevuti’ al Ferraris di Genova, uno Stadio da 37mila posti, vale a dire quasi 10 volte più grande del “Monigo”. Ma non cambia molto per l’Uruguay a Parma. La compagine sudamericana, vale nel ranking Tonga, che l’ultima volta fu ospitata all’Euganeo di Padova, una struttura da circa 30mila posti. Cosa è accaduto? Perchè queste scelte? Eppure ci risulta che alcune società avevano già dato disponibilità ad ospitare una partita, addirittura coinvolgendo le amministrazioni locali.

Onestamente 3500 persone a Treviso per l’Argentina e altrettante a Parma per l’Uruguay ci sembrano pochine, se solo pensiamo che l’ultima finale per lo scudetto, tra tante restrizioni, ha fatto registrare 2000 presenze… ufficiali. E non speriamo nemmeno di essere smentiti, perchè se davvero il massimo potenziale del rugby italiano è di riempire una struttura con soli 3500 spettatori e allora chiudiamo la bancarella e cambiamo sport.