In assenza di formali approvazioni che consentano alle formazioni sudafricane di fare il proprio ingresso nel Regno Unito e nella Repubblica d’Irlanda per le loro gare di Guinness PRO14 Rainbow Cup, PRO14 Rugby e la SA Rugby svolgeranno due manifestazioni distinte senza partite transcontinentali. Nonostante i grandi sforzi, le squadre sudafricane non hanno ricevuto il permesso di viaggiare in tempo utile a garantire che la Guinness PRO14 Rainbow Cup avesse luogo come originariamente pianificato. Tale situazione non e’ circoscritta al rugby e molti altri eventi internazionali hanno dovuto scontrarsi con le difficolta’ dettate dalla pandemia da Covid-19 in sede di pianificazione. Tutte le opzioni per consentire alle squadre sudafricane di viaggiare in sicurezza verso l’Europa sono state esplorate dagli organizzatori a causa delle elevate restrizioni causate dall’inserimento del Sudafrica nella lista di territori considerati a rischio. La Guinness PRO14 Rainbow Cup dell’Emisfero Nord avra’ luogo nelle date precedentemente definite, con le formazioni di Irlanda, Italia, Scozia e Galles che cercheranno di avere la meglio sugli otto volte campioni del Leinster Rugby. La programmazione per i turni dal quarto al sesto e’ gia’ stata pianificata e fornita alle squadre partecipanti, ma vedra’ ora la rimozione delle squadre sudafricane e gli orari dei calci d’inizio potranno essere modificati in vista della pubblicazione. La manifestazione dell’Emisfero Sud si chiamera’ Rainbow Cup SA e offrira’ il meglio del rugby sudafricano con Cell C Sharks, DHL Stormers, Emirates Lions e Vodacom Bulls ed i loro Springboks campioni del mondo impegnati a prepararsi al meglio in vista dell’arrivo dei British and Irish Lions. Le partite saranno disponibili in UK e Irlanda attraverso i partner televisivi gia’ definiti. I dettagli della manifestazione saranno confermati a breve da SA Rugby. Un vasto gruppo di stakeholders, guidato da un gruppo di lavoro congiunto tra PRO14 Rugby e federazione sudafricana, ha prodotto una lunga lista di possibili opzioni per consentire l’ingresso in Europa della squadre e l’adesione a un protocollo medicale di alto livello, tenendo in considerazione ogni possibile scenario. Un totale di dodici sedi tra Regno Unito, Irlanda ed Europa Continentale sono state tenute in considerazione per ospitare i raduni delle squadre sudafricane e come sedi di quarantena prima di entrare in Regno Unito e Irlanda. SA Rugby ha a sua volta analizzato quattro ulteriori alternative in Europa e possibili soluzioni in Medio Oriente quali sedi di gioco per le gare delle proprie squadre. Questo processo ha prodotto piani che, per ogni sede, presentavano opzioni tanto per le sedi di allenamento che per l’alloggio e la pianificazione di voli privanti, sotto la costante supervisione del Comitato di Gestione Medica formato da consulenti medici, staff del torneo e responsabili medici delle Federazioni coinvolte.
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